Una voce fuori dal coro: W la ZTL di Napoli!
Parliamo di Monti e di Biagi, di Dante ed i “diritti umani”. Editiamo con sforzo una rivista che si occupa di tematiche che travalicano i confini… E non solo in senso geografico. Ma siamo di Napoli ed è anche della nostra città che vogliamo parlare; di quello di cui non parla nessuno, ma anche quello di cui parlano tutti. Ecco perché cominciamo con questo articolo, cominciamo con una parola sulla bocca di tutti, cominciamo dalla ZTL. Proviamo, da ora, a dibattere anche sulla nostra città.
Lunedì mattina mi chiama un amico: “i mezzi pubblici da Fuorigrotta al centro vanno a passo d’uomo”. Un altro mi fa: “stamattina ho trovato traffico perfino con la Vespa”.
Martedì mattina, in pieno orario di punta, ho attraversato con l’auto la città. Da Bagnoli a Piazza Carità: traffico non certo scorrevole, ma più che tollerabile.
Mercoledì, già si cammina, o quasi.
Certo ci sono i disagi di chi deve anticipare l’uscita di casa; certo ci sono e ci saranno icommercianti di Chiaja che si lamenteranno per la desertificazione della loro zona. Ed è altrettanto fuori discussione che ad una decisone così drastica non corrisponda un adeguato potenziamento dei mezzi pubblici. Tutto vero, tutto giusto.
Proviamo a mettere da parte anche la Coppa America e la validità dell’iniziativa, facendo finta che ZTL e Coppa America siano eventi separati ed analizziamo quello che è successo. Un sindaco, piaccia o no, votato o meno, ha scelto questa via. E non stiamo nemmeno a discutere il colore politico; anche perché chi vi scrive, 33 anni, non ha visto che alternarsi “giunte rosse”… Al massimo arancioni, come l’ultima…
Insomma, tralasciando, quasi per gioco, idee politiche e Coppa America, a Napoli è successo che un sindaco abbia preso una decisione sgraditissima ai cittadini; che sia stato massacrato dalla stampa; che abbia incassato le critiche perfino di quegli stessi ambientalisti fino ad un attimo prima sempre dalla sua parte. E lui cosa risponde: “i napoletani si abitueranno”… E forse i napoletani si stanno pure abituando…
Non m’interessa prendere o meno le parti di De Magistris; politicamente dovrà rispondere di queste e di altri provvedimenti. Però, intanto, delle decisioni ci sono. ZTL al centro storico prima, maxi ZTL, adesso. Coppa America a tutti i costi, nonostante le critiche e le polemiche. Ha perfino fatto sgomberare il presidio di disoccupati sotto Palazzo San Giacomo. Certo, manca la sostanza di quella “rivoluzione arancione” che era stata promessa, a partire da sforbiciate di auto blu e benefit della politica. Manca il decollo della differenziata in quella Napoli che in campagna elettorale sembrava già essere diventata Zurigo. Poi ci sono le promesse: lo stadio nuovo, le periferie, la “Napoli da vivere” contro l’emergenza criminalità e contro la militarizzazione della stessa.
Non sono mancati i classici strafalcioni della politica, vedasi il Forum delle Culture (con le dimissioni di Roberto Vecchioni) e la rimozione di Raphael Rossi dalla guida dell’ASIA dopo averlo portato a Napoli, con l’etichetta, indubbiamente meritata, dell’uomo anticorruzione. Gli sbagli ci sono, è indubbio; non vuole essere questa un’analisi dell’operato di De Magistris. Anzi… Al contrario, quello su cui voglio porre l’accento è che tanto s’invocano Scelte (la S maiuscola è voluta!!!) politiche, tanto poi si è frettolosi a contestarle…
Ora, che lo faccia De Magistris, Pasquale o Nicola non mi interessa… Che sia PD, PDL o Lista Civica, ancora meno… L’importante è scegliere, mettendoci la faccia. Dopo esserci intossicati lunedì, rassegnati martedì, abituati mercoledì, vuoi vedere che noi Napoletani magari per il fine settimana lasceremo l’auto a casa e passeggeremo felici tra il lungomare e la Riviera?
[FOTO di Diego Menna]