Quanto è comodo il “problema di comunicazione” del governo sul CoViD
È tutto un grande “Problema di comunicazione”? È questione di bon-ton? Roba da gomiti sul tavolo? Continuare a riconoscere nell’azione del governo solo meri vizi di forma è sbagliato, inguenuo e pericoloso. Portare avanti un tipo di comunicazione piuttosto di un’altra non è forma, ma sostanza; non è un fine mal raggiunto, ma un principio corrotto.
Nella vita di tutti i giorni, siamo abituati a valutare le persone per quello che dicono e fanno. Accordiamo loro una certa tolleranza, ma se insistono con le bugie sono bugiardi. Se ripetutamente tradiscono la fiducia, se errano di continuo, se condizionano i diritti non sono una comunicazione sbagliata.
Queste sono riflessioni che ognuno di noi dovrebbe essere chiamato a porsi, perché chi ci racconta la realtà va giudicato per quanto è affidabile. E a cascata quel che dice e fa.
Pur comprendendo che il potere non si esprime sempre per verità nude e crude, nondimeno bisogna rinunciare a un giudizio di coerenza (e sostanza) del politico e dei suoi portavoce, che in questi anni ci hanno detto che:
- certamente la pandemia non è causata da errori di laboratorio,
- certamente asintomatici e paucisintomatici infettavano quanto, se non più degli altri,
- certamente il tampone era fondamentale,
- certamente bastavano 2 dosi di vaccino,
- certamente il greenpass donava la ri-vita,
- certamente i vaccinati non infettavano,
- certamente non avrebbero vaccinato la loro prole,
- certamente la vaccinazione etorologa no,
- certamente tutti novax quelli che, a quel giro di giostra, dicevano altro.
Cui si accompagnano i “certamente” di moderati osservatori, i quali, nel tempo e almeno in parte, sono diventati canizza social. I vari “non-faranno-mai” e “ma-figurati-se” sono diventati spesso quelli che vogliono la corda più corta e le pene più dure, non riuscendo più – forse – a mettersi in discussione. Gioiscono alla morte del cd. novax, per nulla differenziandosi dal pari e contrario che plaude all'”evento avverso” da vaccino.
Tutto ciò non ha niente a che fare con generici “problemi di comunicazione”. È una governance che descrive i governanti e li qualifica umanamanete e politicamente.
Quindi non minimizziamo con il “problema di comunicazione”. Non è che il governo è cacaglia. È altro.