Coronavirus e prove tecniche di dittatura: contro Burioni & C., in difesa di Byoblu [Giorno 7]
L’Associazione “Patto trasversale per la scienza”, presieduta dal Prof. Lopalco e che annovera tra i sui aderenti il famoso e televisivo Burioni, ha presentato un esposto alle procure di Modena e Ancona al fine di oscurare e sequestrare i canali Youtube (tra cui quello di Byoblu), che hanno ospitato dei video contenenti un’intervista al Dott. Montanari – scienziato esperto, tra l’altro, di nanobiotecnologie – sul Covid19.
L’associazione di Lopalco e Burioni (ovvero i massimi propugnatori dell’#iorestoacasa) è, si legge nell’esposto, “un‘associazione costituita da scienziati, medici, paramedici, giornalisti e giuristi tra i cui scopi principali c’è quello di contrastare ogni disinformazione su temi scientifici (fake-news) con il precipuo interesse di tutelare la salute umana (art. 5 statuto)”. Tale associazione ritiene che le procure interpellate debbano verificare se il Dott. Montanari possa essere perseguito ex art. 656 c.pc. per il reato di “pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”. Dopo aver delineato chi è Montanari, non omettendo le sue posizioni critiche nei confronti dei vaccini, l’esposto individua quali siano le notizie false e tendenziose che Montanari avrebbe rilasciato nelle tre interviste sotto accusa.
Visto che la narrazione dominante ad opera di tecnici e scienziati sul Coronavirus non ci convince sin dall’inizio, come già ampiamente puntualizzato su questo spazio, non possiamo esimerci da un esame delle ragioni dello “scientificamente corretto” nei confronti di Montanari. In questo intervento ci occupiamo solo dell’intervista rilasciata a Byoblu, dal titolo “Così diventeremo immunodepressi per legge”, ma chiunque dotato di senso critico che voglia approfondire capirà che quanto detto vale anche per le altre due.
Innanzitutto, nelle premesse, l’esposto afferma che il Covid 19 ha causato, al 24.03.2020, la morte di oltre 6.820 persone e il contagio di oltre 54.030 persone residenti in Italia. Ebbene, dagli esimi scienziati ci saremmo aspettati più accuratezza. I dati riferiti, come ammesso dalla stessa Protezione civile e anche da tantissimi medici ed esperti in statistica, sono solo indicativi e sicuramente non esatti. Infatti, il numero dei contagiati è sicuramente enormemente superiore, così come perfino l’Istituto superiore della Sanità ammette che non tutti i decessi possono essere sic et simpliciter riferiti al Covid 19. Fatta questa semplice constatazione, passiamo all’analisi di alcune delle affermazioni del Dott. Stefano Montanari a Byoblu che, a detta dell’associazione, metterebbero in pericolo l’ordine pubblico.
La prima è quella per cui le persone sane non subiscono alcun danno dal Coronavirus. Ebbene, tale affermazione ricalca sostanzialmente quella di scienziati di indiscusso valore istituzionale, seppur tenuti fuori dal dibattito pubblico, come il Prof. Giulio Tarro virologo più volte candidato al premio Nobel. Ancora, il Prof. Petti, del Dipartimento di Malattie Infettive e Salute Pubblica della Sapienza di Roma, ha affermato senza mezzi termini che il virus non è pericoloso per le persone sane. Del resto, la virologa Ilaria Capua ha tranquillamente affermato che i contagiati asintomatici (cioè coloro che hanno il virus senza alcun problema) sono la stragrande maggioranza e, ad oggi, non è possibile comprenderne il numero che potrebbe essere fino a 100 volte superiore a quello dei contagiati ufficiali. Si ricorda che tutte le affermazioni in campo scientifico vanno valutate secondo il loro rilievo statistico. E, statisticamente, pare proprio che questo virus sia scarsamente pericoloso per le persone sane.
La seconda affermazione del Dott. Montanari che sarebbe pericolosa è quella per cui i morti da Coronavirus accertati sarebbero solo 3 in realtà. Tale roboante affermazione (sostanzialmente fatta propria anche da Ilaria Capua, come da video pubblicato di seguito) va però inquadrata nel suo giusto contesto. Montanari – che rilascia l’intervista il 19 marzo – si riferisce ai dati ufficiali dell’Istituto Superiore della Sanità e indica il numero di decessi per Covid19 riferito ai soggetti senza patologie pregresse. Questo numero oggi è salito a 6 su 481 soggetti di cui è stata esaminata la cartella clinica. Ora, se è vero che l’affermazione di Montanari può essere oggetto di critiche, è altrettanto sindacabile quella, fatta propria dagli scienziati all’inizio dell’esposto, per cui i morti da Covid19 sarebbero 6.802, quando l’ISS afferma che il 48,6 per cento di pazienti deceduti presentava tre o più patologie gravi oltre al Covid19 e che il 50,1% almeno una o due patologie gravi. La realtà è che ad oggi nessuno può dire quanti siano i morti effettivi per Covid19. Probabilmente non Montanari. Ma nemmeno Lopalco o Burioni.
Ancora, per Montanari i provvedimenti presi – ovvero il distanziamento sociale e la reclusione – e quelli consigliati (nel caso di specie si riferiva ai guanti) sarebbero addirittura deleteri perché impedirebbero ai nostri anticorpi di attivare le difese immunitarie necessarie a sconfiggere il virus, già presenti nel nostro organismo. Non entriamo nello specifico, ma ci limitiamo ad affermare che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, nella “Bozza di protocollo per risposta e contenimento rapido della pandemia influenzale” elaborata a suo tempo per l’aviaria, afferma senza mezzi termini che l’effettivo impatto delle misure di distanziamento sociale sui modelli di trasmissione “non è stato pienamente documentato da studi scientifici”. Sull’efficacia di tali misure, soprattutto in relazione all’intensità delle stesse adottate dal governo italiano su impulso della OMS, che in ogni caso le considera da inserire in un quadro pandemico, si sono levate critiche da più parti e non certo da medici meno referenziati di quelli che le sostengono (si veda l’intervista al Prof. Petti già citata o quella, illuminante, del Dott. Ernesto Burgio, Presidente del Comitato scientifico della Società Italiana di medicina ambientale. Del resto, ci sono ancora oggi governi che non le hanno adottate in maniera totalizzante come il governo italiano, puntando sull’immunità di gregge (vedi Svezia e Israele) pur criticata da Montanari.
Finiamo con l’affermazione di Montanari per cui tenere le persone chiuse in casa comporta un calo della Vitamina D con conseguente abbattimento delle difese immunitarie. Su quest’aspetto lasciamo al lettore qualunque considerazione, tanto appare ovvio quanto riportato, come sapevano le nostre nonne che ci dicevano che “il sole fa bene”.
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Ora, ciò che ancora una volta si vuole ribadire da queste pagine è che una comunità scientifica coesa sulla valutazione del Covid19 non esiste; che si sollevano enormi perplessità, da più parti di detta comunità, sia sulla gestione del problema che sulle soluzioni adottate dal nostro governo per il contenimento della pandemia, così come suggerite da Burioni e sodali; che, cosa ancora più importante, la scienza moderna stessa, compresa quella medica, non può essere considerata ad appannaggio di alcuni piuttosto che di altri. Non vogliamo scomodare Karl Popper, che diceva che “ogni qualvolta una teoria ti sembra essere l’unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere”. Oppure Thomas Kuhn, l’Autore dell’illuminante “La struttura delle Rivoluzioni Scientifiche”. Ciò che spaventa dell’esposto dell’Associazione di Burioni è questo tentativo di assolutizzare quello che è uno dei punti di vista possibili, legittimi in ambito scientifico, destituendo di senso qualsiasi altro.
Carl Schmitt, il più grande giurista del secolo scorso, affermava, sulla scia di Proudhon, che “chi dice umanità cerca di ingannarti”, invitando a diffidare di chi utilizzava concetti onnicomprensivi come “umanità” per delegittimare e porre fuori dall’umanità stessa chiunque esprimesse un punto di vista diverso. Sapeva che, così facendo, si legittimava altresì la possibilità di neutralizzare il proprio avversario anche con modalità fino a quel momento inconcepibili, senza che ciò fosse considerato illegittimo. Allo stesso modo, oggi diciamo che chi si dà patenti di scienziato invitando a zittire altri esperti, quanto meno ci insospettisce.
Questo esposto non ci piace. Così come non ci piace, lo diciamo dall’inizio, questa accettazione acritica, senza se e senza ma, di quello che ci viene imposto in termini di soppressione dei diritti individuali, ma anche dei diritti sociali ed economici, in nome di un diritto alla salute che legittimerebbe tutto, anche la chiusura dell’informazione alternativa. Attenzione, la nostra non è una difesa retorica dei diritti individuali, difesa che tanto ha contribuito alla formazione del politicamente corretto, contro cui questo gruppo di riflessione si è sempre battuto. Perché mentre si difendevano i diritti individuali moltiplicati all’infinito, si aderiva acriticamente ad un sistema che smantellava la concreta possibilità di difenderli questi diritti e si dimenticava di avere un dovere nei confronti della propria comunità di appartenenza. Qualcuno aveva il dovere di fare in modo che ciò non accadesse. E non era certo Montanari.
Ed è questo il dovere di cui difendiamo la possibilità di esercizio, che è sempre attuale e riferito ad ognuno di noi. Il dovere della riflessione, il dovere dell’informazione, il dovere del pensiero critico e scorretto nei confronti di chi ci ha portato a non poter curare la nostra gente. E che oggi ci racconta che tutto questo è colpa del virus, solo del virus. Non ci sta bene. Per questo riteniamo nostro dovere difendere la voce libera di Byoblu e ringraziare Claudio Messora per lo sforzo che fa, dando la possibilità al Dott. Montanari, un ricercatore onesto, di dire quello che pensa. Li riteniamo una risorsa per la nostra comunità, in un momento così buio, e non certo un pericolo da eliminare. I pericoli, come detto, sono ben altri. E l’Associazione “Patto trasversale per la scienza” non ne fa parola.
[Articolo aggiornato: Come opportunamente segnalatoci da un lettore, abbiamo rimosso dal testo la qualifica di “medico”, attribuita erroneamente al dott. Montanari.]