Asia Argento è insopportabile, ma basta con la storia dei 17enni che lo fanno malvolentieri
All’inizio pensi che Asia Argento sia solo un’attrice mediocre, figlia d’arte aiutata in parte dallo sforzo – quello che gonfia le vene sulle tempie – della seduzione. Invece poi ti accorgi che in realtà ha giocato in suo favore l’accondiscenza al ricatto sessuale di Weinstein. Poi, infine, Asia diventa un’anziana e ricca signora che violenta minori.
Tutto sembra facile, però un attimo…
I meccanismi che in pochi mesi hanno imposto una continua reinterpretazione del personaggio di Asia Argento sono noti e, come osservato da più parti, hanno finito per travolgere chi li ha agitati per primo. Da una parte la strumentalizzazione politica di una fatto di cronaca ad opera di una sedicente rivoluzionaria ha rivelato che in realtà l’Argento, più che una pasionaria, è una pischella che ama fotografarsi nuda con un diciassettenne. D’altra parte, il solo modo – oltre al silenzio – per digerire il sovraccarico informativo è la reazione emotiva. Il che ha trasformato tutto in un potpourri di “maiale” e “zoccola”, gridati da un pubblico che consuma scandali con voracità crescente quanto minore è la capacità di produrli.
Ora non resta niente dell’avvincente racconto. La questione, come vedi, sta diventando un po’ noiosa. E allora parliamo di sesso, vera vittima sacrificale degli scandali strepitati, soverchianti, affestellati gli uni sugli altri, sempre più grandi, come a formare immense piramidi rovesciate di umide sporcherie.
Si è cominciato con il ricatto sessuale, quasi un topos del genere erotico, usato proprio per la credibilità che riproduce, per la netta separazione dei ruoli e per la negazione del contesto culturale e valoriale in favore di una pulsione naturale. Un racconto credibile, dunque, quello fatto dalle attrici che si sono dette vittime di Weisentein e che ha acquistato forza proprio in ragione della sua plausibilità, condizione sufficiente ad imbastire roghi mediatici.
Ma nel passaggio successivo – quello che vorrebbe Asia Argento “pedofila” e il diciassettenne Jimmy Bennet vittima di un rapporto sessuale indesiderato – cambia tutto. Non è più un elemento femminile isterizzato a schiamazzare contro una virilità fuori controllo. La scena del dibattito viene presa adesso da madri apprensive, che vedono il mondo come un pullulare di figli asessuati, poiché ancora immaturi e sempre bisognosi, da qui all’eternità, di suggere latte dal seno. Una posizione ben espressa dall’attrice americana Mira Sorvino che, riferendosi proprio al caso dell’Argento, definisce “crimine atroce” l’andare a letto con un diciassettenne. Ebbene se voi, passando a fianco ad un paio di adolescenti maschi medi, doveste sentir parlare di “crimine atroce”, state certi che è più probabile che quei ragazzi parlino di figa negata, piuttosto che di notti di sesso in hotel di lusso.
Insomma, voi dovreste sapere – o forse anche solo ricordare – cosa passa per la testa di un diciassettenne e voi media “conservatori” dovreste capire, prima di farvi prendere dal demone del fanatismo, che a sostenere strumentalemente una visione materna e de-virilizzata dell’esistenza si fa solo il gioco di chi ci vuole tutti uguali.